Il progetto MIV17, acronimo di Manoscritti in volgare del 17esimo secolo, si propone di ricostruire una parte del patrimonio culturale manoscritto secentesco italiano, partendo da Firenze come primo caso di studio.
Il nucleo centrale di questo progetto è infatti il manoscritto del XVII secolo, il quale viene considerato non solamente come un oggetto materiale o testuale, ma come un autentico fenomeno sociale in grado non solo di sopravvivere accanto alla stampa ma anche di trasmettere informazioni di varia natura (codicologiche, testuali, sociali etc.) attraverso le quali è possibile ricostruire l’evoluzione di tale mezzo di comunicazione in epoca moderna. Per tale ragione, la finalità di questo progetto va oltre la mera creazione di una piattaforma per agevolare la consultazione delle informazioni bibliografiche dei manoscritti inclusi nel catalogo ed è piuttosto guidata da una scelta precisa: quella di utilizzare i dati raccolti non solo per un'analisi individuale dei manoscritti o di particolari casi di studio, ma anche per lo sviluppo di uno strumento analitico avanzato che consenta di interrogare i dati in modo tale da creare una visione più precisa dello sviluppo del sistema di produzione manoscritta durante il Seicento. L'interfaccia MIV17 è concepita come un primo strumento sperimentale volto a facilitare lo studio dei manoscritti del XVII secolo e a permettere il confronto dei dati ad essi associati, con l'obiettivo di formulare nuove ipotesi di ricerca.
Per agevolare l'accesso e l'utilizzo dei dati, il sito web è stato organizzato in tre sezioni strettamente interconnesse, che consentono agli utenti di consultare le informazioni in modo intuitivo:
Uno strumento, attualmente in fase di sviluppo, che consente agli utenti di effettuare ricerche mirate sui dati e di estrarre informazioni attraverso un sistema di visualizzazione quantitativa